Improvvisamente ti ritrovi li, di fronte ad un edificio imponente, serio, che rimane immobile nel bel mezzo di una Torino frenetica. Tutto si ferma e rimani ad osservare incantato il magico gioco di archi che evidenzia l’ingresso dell’ex Caserma Cavalli sotto lo sguardo austero della sua torretta, sulla quale, l’orologio fermo, lascia presagire che anche il tempo è stato incapace di proseguire il suo inesorabile cammino di fronte a tanta maestosità.
Anche lui si è arreso e si è lasciato catturare dalla magica atmosfera che avvolge questo luogo.
Ad un certo punto qualcosa si muove, dietro alle finestre vedi passare persone indaffarate con mille fogli e libri in mano, ragazzi che chiacchierano e discutono di chissà quale meraviglia.
Allora, capisci che la Scuola Holden è viva e pulsa dall’interno.
Un ultimo sospiro per farmi coraggio e, finalmente entro. Fuori il caos, dentro una serenità assoluta.
Ognuno svolge il suo lavoro con una meticolosità invidiabile dai folletti della banca Gringott dove Harry Potter conservava le sue monete d’oro, l’unica differenza è che ciò che questa scuola protegge non è l’oro, ma sono cultura e sapere.
Scuola Holden Torino
In effetti, mentre mi aggiro per i corridoi, mi sento un po’ ad Hogwarts, tutto è magico ed io torno bambino, ad ogni angolo mi aspetto di trovare il Preside che, con la stessa aria misteriosa di Albus Silente mi dice “fai attenzione alle scale, a loro piace cambiare”.
Seguendo le luci che si accendono al mio passaggio, quasi ad indicarmi la strada corretta da seguire, arrivo nell’aula che è stata adibita allo svolgimento della mia attività: “l’aula proibita”, perché ogni scuola magica che si rispetti ha una parte oscura e proibita.
Posso infatti affermare con certezza di aver sentito ragazzi passare davanti alla nostra “strana palestra” e bisbigliare: “fate attenzione, qui dentro si svolgono attività strane, ho visto persone sdraiate a terra con le gambe per aria, altri che leggevano con la schiena appoggiata su un enorme palla dal nome tutto strano, per non parlare di quelli inginocchiati con una gamba indietro ed una avanti che appoggiavano il piede su uno strano disco molle che li faceva barcollare, ma, nonostante questo, sorridevano e con un libro in mano continuavano a leggere.
Ho chiesto ad uno di loro cosa facessero e mi ha risposto che ALLENANO IL CORPO PER POTENZIARE LA MENTE, una specie di Educazione Fisica, ma diversa da quella solita che si svolge nelle scuole. Bah, io non ci credo, secondo me fanno esperimenti strani”.
In effetti, questi ragazzi un po’ hanno ragione, facciamo esperimenti strani, non la solita Preparazione Fisica, ma esercizi con attrezzi nuovi, innovativi, in un certo senso magici, che si possono utilizzare in infiniti modi diversi per poter mantenere il nostro corpo sano ed allenato con effetti positivi riscontrabili sulla mente perché, si sa, come diceva qualcuno molto più in alto di me “mens sana in corpore sano”.
Il tutto viene svolto all’interno di un’aula adibita a palestra. Vi ricordate le aule dei licei con i banchi tutti in ordine uno di fianco all’altro e di fronte la cattedra sovrastata da una lavagna un po’ scassata appesa al muro? Quanto erano noiose? Ecco, dimenticatevi tutto questo ed immaginate di togliere tutto e lasciare l’aula completamente libera, un po’ come quando durante un’ora buca si spostavano tutti i banchi contro le pareti e, si giocava a calcio nello spazio che si era creato usando le lavagne come porta per fare goal.
Mmm va beh, forse questo è meglio se non lo prendiamo come esempio, non è andata a finire benissimo quella volta da quanto mi ricordo. Va beh, il fatto è che l’aula in questo modo era fisicamente più vuota, ma noi la vedevamo molto più piena di prima perché tutto quello spazio a disposizione poteva essere utilizzato per fare qualsiasi cosa ci venisse in mente, corse clandestine di auto escluse.
Ecco; la nostra palestra è proprio questo: un’aula senza i banchi. Uno spettacolo!
In questo modo ci possiamo sbizzarrire con tutti gli esercizi che ci vengono in mente, usando tutto il materiale a nostra disposizione e, vi dico, è fantastico lavorare così. A rendere il tutto ancora più emozionante troviamo gli alunni e lo staff della Scuola che si mettono in gioco cimentandosi in ogni tipo di esercizio, senza paura di sbagliare, con la voglia di scoprire movimenti ed esercizi nuovi con un entusiasmo e una serenità difficili da trovare.
Come un bambino che, vedendo per la prima volta la pioggia scendere, ci corre sotto a giocare affascinato da questo spettacolo nuovo e inspiegabile del quale vuole conoscere ogni singolo segreto, senza coprirsi con un ombrello per paura di bagnarsi di esperienze nuove ed affascinanti.
Questa è la sensazione che provo ogni volta che entro nell’aula proibita, forse proibita solo a chi non ha voglia di divertirsi, un grande entusiasmo e una gran voglia di imparare insieme e, vi assicuro, chi impara di più dalle mie lezioni, sono proprio io.
Marco Sesia – Preparatore Atletico presso la Scuola Holden
Silvia Bazzarone – Autrice dell’intervista e del testo dell’articolo.
È la capacità di vincere una resistenza grazie al lavoro espresso dai muscoli scheletrici.
Tale resistenza può essere espressa dal peso del corpo, da una parte di esso, oppure da un qualsiasi tipo di carico esterno. I fattori che determinano la forza sono:
il volume del muscolo (quantità di fibre che compongono la massa muscolare)
la tipologia delle fibre muscolari (fibre bianche, rosse, intermedie. Maggiormente condizionata dal numero di fibre bianche)
la capacità di reclutamento delle unità motorie
la disponibilità delle risorse energetiche
la coordinazione muscolare, intesa come la capacità di far lavorare in sinergia i muscoli agonisti e quelli antagonisti al movimento.
La forza può manifestarsi in varie condizioni ed esprimersi in vari modi:
FORZA MASSIMALE: detta anche forza pura, è la tensione massima che una contrazione muscolare volontaria può sviluppare per vincere un’elevata resistenza. (es. sollevamento pesi) Dipende soprattutto dal volume muscolare. È allenabile dopo i 16-17 anni, quando si è completata la formazione del sistema neuro-scheletrico.
FORZA VELOCE: detta anche potenza o forza esplosiva, è la capacità di produrre una forza di intensità elevata nel più breve tempo possibile.(es. getto del peso, tiro in porta nel calcio) È allenabile a partire dagli 11-12 anni, quando il sistema nervoso ha raggiunto la completa funzionalità e maturazione e, si sviluppa incrementando la capacità di contrazione dei muscoli.
FORZA RESISTENTE: è la capacità del sistema muscolare e degli apparati respiratorio e circolatorio di sostenere un lavoro di forza che si protrae nel tempo.(es. gara di canottaggio, maratona). È in stretto rapporto con la resistenza ed è allenabile a partire dagli 11-12 anni, con le dovute precauzioni.
La forza è facilmente allenabile ma, cosi come si può incrementare velocemente, con altrettanta velocità i muscoli, se non vengono esercitati, perdono tonicità e dunque la loro capacità di esprimere forza. Bisogna quindi sottoporre il muscolo ad uno sforzo maggiore rispetto a quello a cui è abituato.
È importante lo sviluppo della forza sia negli arti superiori che in quelli inferiori, anche per prevenire traumi o infortuni di vario genere.
È la capacità di controllare la posizione e il movimento del tronco sul bacino e sulle gambe.
CORE = centro, nucleo.
È la parte centrale del corpo, e comprende:
I muscoli del rachide
Gli addominali
I muscoli prossimali, arti inferiori
Localizzati centralmente, questi muscoli, hanno una funzione stabilizzante del corpo e forniscono ai segmenti distali la loro specifica funzione, permettendo la produzione, il trasferimento e il controllo delle forze e del movimento ai segmenti terminali in catena cinetica integrata.
Essendo il core centrale alla catena cinetica, il suo rinforzo, equilibrio e motilità renderanno efficace la funzione della catena cinetica degli arti superiori ed inferiori.
Il Core funge quindi come base anatomica per il movimento dei segmenti distali: si parla di stabilità prossimale per una motilità distale. (es. l’attività distale mano-piede, può essere maggiormente diretta verso la precisione ed il controllo piuttosto che nel generare potenza, quando l’attivazione muscolare prossimale(quindi il core) è massimale).
– La stabilità della parte centrale del corpo è quindi molto importante sia per permetterci di generare forze in ogni tipo di sport e nella vita quotidiana, sia per prevenire dolori dovuti ad un errato atteggiamento posturale di lavoro, studio o lettura.
Scarica il pdf cliccando qui.