L’importanza di un adeguato riscaldamento prima del swing iniziale è ormai assodato da parecchio tempo, ma quanti golfisti si riservano anche solo 10-15 minuti per attivare il proprio fisico?
Il riscaldamento può e deve diventare una sorta di rito iniziale prima di affiancare i piedi alla pallina, deve essere il momento che l’atleta, dall’amatore al professionista, dal giovane al meno giovane, si ritaglia per entrare in stretto contatto con gli attrezzi, con la visione del gioco alzando così anche il livello di attenzione.
Ma quali esercizi fare? Quante Ripetizioni?
Per queste due domande non esistono delle vere e proprie risposte “perfette”, ma senza dubbio ci possono essere delle linee guida da seguire, da poter mettere in pratica senza per questo passare ore e ore in palestra.
in pratica…
Ecco le 8 regole che senza dubbio miglioreranno il tuo swing.
a. Evitare di scendere dalla macchina e andare direttamente alla buca 1 o al campo pratica
b. Effettuare un minimo di attività motoria ( camminata , sopratutto se il viaggio è stato lungo)
c. Portare sempre con se un elastico per eseguire un solo esercizio:
Certo, non stupitevi, avete proprio letto bene, un solo esercizio.
In questo esercizio possiamo dire che c’è proprio tutto quello che serve ad un serio golfista per farsi trovare “caldo” al primo swing. Esaminiamo Assieme il perché…
c.1 – Agganciare l’elastico un qualsiasi supporto (albero, maniglia della porta, ringhiera…)
c.2 – L’elastico deve essere agganciato ad una altezza tale che quando si è nella fase isometrica dell’affondo non sia sopra la spalla.
c.3 – Effettuare una affondo (come figura)
c.4 – Mantenere una posizione isometrica (non muoversi) con gli arti inferiori per tutta la durata dell’esercizio.
c.5 – Effettuare 10 torsioni
c.6 – Completare l’esercizio riproponendo lo stesso con l’arto inferiore alternato.
c.7 – Eseguire 3 serie e poi procedere al punto d.
d. Partire con i primi colpi dando maggior importanza alla fluidità del movimento rispetto alla velocità dello stesso.
e. Eseguire un numero di ripetizioni che possano essere concerne al tuo stato di forma.
f. Eseguire un corretto programma di stretching finito l’allenamento o la gara.
g. In caso di forti disturbi fisici, dolori, fare sempre riferimento ad un dottore (meglio se sportivo)
h. Avere un fisioterapista di fiducia che conosca bene il tuo fisico e sappia intervenire nei momenti importanti
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