Nel mio primo articolo pubblicato su questo portale, ho voluto esprimere le mie idee sull’importanza dell’allenamento della forza nel gioco del rugby, in particolare, analizzando l’importanza degli esercizi olimpici di strappo e slancio. In accordo con i collaboratori di preparazionefisica.org, ho deciso di pubblicare un resoconto della mia tesi di laurea, suddividendo in 4 articoli l’intera ricerca, con lo scopo di porre ulteriore attenzione sull’importanza dell’allenamento della forza nel rugby e nello specifico nel rugby giovanile.
Negli ultimi anni questo sport ha subito una mutazione interna per qualità e fisicità, dovuta all’evoluzione del gioco e alle sue richieste; un’evoluzione dovuta, in parte, all’introduzione dell’allenamento della forza con l’uso dei sovraccarichi, come asse portante della condizione fisica. In questa ricerca, ho messo a confronto due diverse metodologie di allenamento, dove ho coinvolto un gruppo di 14 bambini di età compresa tra gli 11 e 13 anni, che al termine di iter preparatorio da me proposto, sono stati suddivisi in un gruppo sperimentale e un gruppo di controllo.
Le due metodologie di lavoro hanno messo a confronto anche due diverse culture sportive. Da un lato il gruppo sperimentale ha seguito un allenamento della forza, secondo criteri proposti dalla Federazione Irlandese di Rugby, che già in età preadolescenziale, propone l’uso dei sovraccarichi, con l’allenamento della forza proposto dalla Federazione Italiana per i pari età, che invece consiglia esercizi a corpo libero.
Nei prossimi articoli, presenterò un’analisi dei benefici e dei rischi dell’allenamento con sovraccarichi nei bambini, analizzando gli elementi essenziali per lo sviluppo della forza nel rugby preadolescenziale, anche con il sostegno di ricerche scientifiche condotte su larga scala e da importanti associazioni come NSCA.
Luca Costanzelli, Dottore in scienze motorie e sportive, Università degli studi di Roma “Foro Italico”
Preparatore Atletico FIR
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